Post

The Zen Circus L'ultima casa accogliente Mi sveglio e mi arriva la notifica che è disponibile da qualche ora il nuovo degli Zen Circus . Sì, lo sapevo, ma mi ero dimenticato la data, sebbene li segua e faccia parte di qualche di qualche gruppo di fan sui social.  Nessun problema, d’altronde è il classico modo di presentarsi del gruppo toscano, senza tanti clamori, quasi in sordina. Ed è anche un ottimo modo per dare al mondo un disco molto riflessivo, introspettivo, anticipato dal singolo “Appesi alla luna” , nato da un viaggio solitario di Appino a Lisbona, di cui loro stessi hanno scritto “Partiamo sottovoce per finire urlando, insieme” .  Non ho sentito molto questo cambio dal sottovoce all’urlo, ma sicuramente c’è molto di quel “insieme”, perché, come nuovamente come dicono loro, questo è un disco “più suonato che pensato, più bene di conforto che prodotto”. E sapete quanto abbiamo bisogno di conforto in questo periodo.  Particolarmente segnato da Appino, tanto da sembrare un

Idles - Ultra Mono

Los Estanques -IV

Willie J Healey - Twin Heavy

Fontaines D.C. - A Hero’s death

Jarv...Is - Beyond The Pale

Cristiano Godano - Mi ero perso il cuore

The Strokes - The New Abnormal

Les Négresses Vertes

Nada Surf - Never Not Together

Tutti Fenomeni - Merce Funebre

Mura Masa - R.Y.C.

Subsonica - Microchip Temporale