Snapped Ankles - Stunning Luxury


Snapped Ankles - Stunning Luxury

Snapped Ankles, cioè “Le caviglie spezzate”. Vabbè, la fantasia per i nomi sembra terminata in tutto l’Universo. 
Se non bastasse questi se vanno in giro vestiti da uomini delle foreste, sciamani, con ghillie suit, che coprono i volti dei misteriosi membri di una band che arriva da Londra ed è nata in spazi comuni e/o squat.  Figli di Burzum (visti i riferimenti alla mitologia nordica), figli degli Ozric Tentacles o semplici cazzari post-moderni? 

Sull’ultimo dubbio il tempo ci darà risposta, per il resto gli Snapped Ankles, viaggiano a testa alta nel post-punk, punk elettronico e musica minimale, cercando di sperimentare e proponendo delle performance visive nei loro live, con molti riferimenti cinematografici. Devo dire, i pochi video on line accendono una grande curiosità e deve essere interessante vederli dal vivo.
A parte questo gli Snapped Ankles tornano due anni dopo il loro esordio con “Come Play the Trees” e dopo un paio di EP, con “Stunning
Luxury” sempre per la “The Leaf Label”, etichetta indipendente che ama gli artisti sperimentali con grandi performance dal vivo. 

Rispetto all'esordio, questo disco ha suoni meno tribali, più disco, più funky e di fatto più orecchiabili. Forse più immediato, meno ragionato, anche se la band, riprende la strada della sperimentazione del tipo “accendiamo i synth, muoviamo le manopole e vediamo che cazzo succede”. 

Un inizio un po’ fuorviante quasi da garage band ci apre poi a una serie di canzoni dove l’elettronica (e le già citate sperimentazioni) sono in primo piano e dove i testi sono ridotti all’osso e in un paio di brani del tutto assenti. Un ascolto piacevole, seppur siamo lontani dal miracolo e seppur l’estrema sperimentazione sia ancora da raggiungere. Ma ‘sti uomini del bosco, si fanno notare. 

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