Marlene Kuntz @ Ogr - Torino

 Marlene Kuntz @ Ogr - Torino
25.11.2017


Il mingherlino l’aveva promesso: “Sarà un concerto esplosivo”. E in effetti, Godano, Tesio, Bergia e Lagash, danno tutto e ancor di più. E non è un apprezzamento da fan, perché ammetto d’aver visto i Marlene Kuntz in questi oltre vent'anni in tutte le forme possibili, dall'esaltante, al limite dell’incazzatura (del pubblico intendo). 


Ma l’ultimo concerto del tour “Lunga Attesa”, in un ventoso sabato di novembre è stato un momento suggestivo, grazie anche alla location, le rinnovate OGR di Torino (di cui parlerò dopo). 

Con la sua camicia aperta, Godano, si muove scatenato sul palco riuscendo spesso ad arrivare al confine tra musica e teatro, dando quel di più al pubblico insomma, che in pochi possono permettersi. Gli altri compagni di viaggio, non sono certo da meno e non sono lì a fare da spalla. Bergia, Tesio e Lagash non si risparmiano e all'unisono con Godano creano un’atmosfera intensa, tra noise e rock raffinato. Cioè, la Marlene in tutto il suo splendore.

Certo è facile, è un gruppo di grande esperienza e di grande intelligenza, ma non darei per scontato che dopo tanti anni ci sia ancora la voglia di trasmettere qualcosa, perché sarebbe più facile vivere dall'aura che rappresentano, salendo sul palco e lasciando che il pubblico canti con gli occhi lucidi (un po’ come fanno
alcuni famosi cantanti). E il pubblico, non tantissimo, ma della prima ora, stando alle facce e alla passione con cui hanno (anzi, abbiamo) seguito le canzoni più vecchie, ha decisamente apprezzato una scaletta con uno spettro molto ampio. Cose nuove e cose vecchie. Con “Nuotando nell’aria”, “Festa Mesta”, “Lieve”, sparate abbastanza presto, tanto che mi chiedevo come e dove sarebbe finito il crescendo della serata. Non c’è problema naturalmente, dopo una parte centrale fisiologicamente più morbida, il gruppo di Cuneo esplode con “Sonica” che chiude in maniera monumentale la serata.

Una bella occasione questo concerto. Innanzitutto perché la serata era “Rise UP!” una due giorni in favore di Castelluccio di Norcia, comune colpito duramente dal terremoto e in secondo luogo, per il prezzo davvero popolare (10 euro e credo d’aver pagato così poco per i Marlene Kuntz, solo per gli esordi). 

E infine per la location. Le Ogr. Officine Grandi Riparazioni. Area industriale di 190.000 m2 nata nel 1895 per la riparazione dei treni. Nel 1992 chiude l’attività industriale, nel 2008 riapre per una mostra e nel 2011, con i 150 anni dell’Unità d’Italia diventa sede di eventi, mostre, di fatto iniziando una nuova vita. Nel 2013 OGR-CRT, costituita da Fondazione CRT, acquista le OGR e inizia un grande progetto di riqualificazione. Che però ha suscitato qualche dubbio tra gli addetti ai lavori, come meglio descritto da quest’articolo de “Il Giornale Dell’Architettura”.

Commenti